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Bioingegneria

La Bioingegneria, o Ingegneria biomedica,è rivolta all’applicazione dell’ingegneria in
sanità e nelle scienze della vita (Life Sciences).Essa nasce dall’incontro di una pluralità di
discipline (elettronica, automatica, informatica, meccanica, chimica, biologia, fisiologia, medicina, economia), ma si è progressivamente evoluta fino ad acquisire una propria autonomia scientifica e culturale e si presenta oggi come un settore in pieno sviluppo. II mercato delle apparecchiature biomediche è andato costantemente crescendo negli ultimi decenni e se ne prevede un’ulteriore espansione.
La complessità crescente delle apparecchiature ha reso indispensabile la presenza di personale con elevate competenze tecnico scientifiche all’interno delle strutture sanitarie. Ancora più impressionante è stata, negli ultimi anni, l’espansione di applicazioni biomediche basate su tecnologie ICT.
Le competenze richieste al bioingegnere sono varie: dalla capacità di fornire un contributo metodologico nella ricerca biomedica di base o nella pratica clinica, alle conoscenze tecnologiche necessarie per lo sviluppo e l’utilizzo di tecnologie innovative, alle applicazioni gestionali in vari settori della sanità. II Corso di Laurea è finalizzato alla formazione di professionisti capaci di operare concretamente, a livello progettuale, realizzativo e gestionale, in tali settori.

Il corso in sintesi

Durata
3 anni
Crediti
180
Coordinatore del corso
Paolo Magni
Area tematica
Ingegneria
Accesso
Libero
Lingua
Italiano
Classe di Laurea
L-8 - Classe delle lauree in Ingegneria dell'informazione
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE E DELL'INFORMAZIONE
Sede
PAVIA - Università degli Studi
Anno di corso: 1
Obbligatori
  • FISICA I 9 crediti - 90 ore Secondo Semestre
Anno di corso: 2
Obbligatori
Anno di corso: 3
Obbligatori 18 CFU a libera scelta. È possibile scegliere tra tutti gli insegnamenti offerti dall'Ateneo. Il Corso di Studio consiglia: (18 CFU)

Descrizione obiettivi formativi specifici

Il corso di laurea è finalizzato alla formazione di figure professionali capaci di operare concretamente, a livello progettuale, realizzativo e gestionale, nel settore dell'ingegneria biomedica, o bioingegneria. Al termine del suo percorso formativo, il laureato sarà in grado di identificare, analizzare, formalizzare e risolvere i principali problemi tipici del settore; inoltre sarà in grado di costruirsi una carriera professionale flessibile e al passo con l'evoluzione della tecnologia. A tal fine, il piano degli studi è strutturato in modo da fornire allo studente un'adeguata formazione di base nelle discipline fisico-matematiche e in quelle ingegneristiche tipiche della classe (Elettronica, Informatica, Automatica), nonché una formazione specifica nei settori caratterizzanti il corso di laurea (strumentazione biomedica, informatica medica, ingegneria clinica, tecnologie biomediche ecc.), orientata sia agli aspetti metodologici sia a quelli applicativi, questi ultimi esemplificati anche grazie a significative esperienze di laboratorio. In tal modo, oltre alle conoscenze specifiche si forniranno allo studente solide fondamenta teoriche e metodologiche, per evitare una rapida obsolescenza delle competenze e fornire, invece, i necessari strumenti e metodi per un aggiornamento continuo, anche dopo laureato. Nella formulazione e organizzazione del piano degli studi vengono tenuti in giusta considerazione i principali sbocchi professionali dei laureati in bioingegneria, e cioè: industrie produttrici e/o fornitrici di sistemi, apparecchiature, materiali e/o software per: diagnosi, cura e riabilitazione; aziende ospedaliere pubbliche o private; strutture del servizio sanitario nazionale; società di servizi specializzate nella gestione di apparecchiature e di impianti medicali o di servizi di telemedicina. Il piano degli studi mira infine a fornire conoscenze adeguate per affrontare l'eventuale prosecuzione degli studi nei corsi di laurea magistrale.

Sbocchi professionali

I paesi avanzati sono di fronte a un rilevante dilemma: il contenimento della spesa sanitaria e il contemporaneo miglioramento dei servizi al cittadino. Le nuove tecnologie giocheranno un ruolo strategico nella soluzione del problema, se sarà possibile disporre di un numero adeguato di professionisti competenti, che abbiano ricevuto una formazione specifica. Un corso di studio fortemente interdisciplinare tra il settore dell'ingegneria e quello delle scienze biomediche è quindi giustificato dalle richieste di competenze che emergono sia dalle imprese che dalla sanità. Gli sbocchi naturali per i laureati in bioingegneria sono le strutture sanitarie e le aziende operanti nei settori delle tecnologie biomediche, della farmacologia e dell'informatica medica. La presenza di ingegneri clinici, con mansioni di gestione della strumentazione biomedica nelle strutture sanitarie, si va sempre più diffondendo. Non meno importante è il ruolo dell'ingegnere biomedico nella gestione di basi di dati biomedici e nel loro utilizzo nella pratica clinica, sfruttando adeguate metodologie di analisi e di presentazione multimediale. Quanto al settore industriale l'Italia è caratterizzata da un tessuto produttivo di imprese di varie dimensioni, diffuse nel territorio nazionale, con alcune significative concentrazioni nel nord Italia. Da vari anni, queste imprese tendono ad assumere di preferenza ingegneri con formazione specifica nel settore biomedico, piuttosto che laureati in altri settori dell'ingegneria.

Conoscenze richieste per l'accesso

Per accedere e frequentare proficuamente il corso di laurea si ritengono indispensabili alcune specifiche conoscenze nell'ambito della matematica e della lingua inglese, conoscenze che verranno precisate nel Regolamento didattico del corso di laurea; si ritiene inoltre importante una buona conoscenza di base della fisica e della chimica. La Facoltà propone agli studenti che intendono iscriversi una prova (test di accesso), il cui esito attesta il grado di competenza complessiva dello studente nelle aree suddette. Limitatamente alla matematica e alla lingua inglese, la medesima prova determina l'eventuale debito di conoscenze dello studente. Per gli studenti in debito, la Facoltà organizza corsi di recupero con relativa verifica e mette a disposizione strumenti di studio e di auto apprendimento, in particolare nel settore linguistico. I debiti d'ingresso in matematica dovranno essere sanati entro il primo anno di corso, secondo modalità che saranno fissate dal Regolamento didattico del corso di laurea. Per l'inglese, il superamento dell'apposita sezione del test di ingresso o il possesso di una certificazione di Ente esterno accreditato o, in caso di debito d'ingresso, il superamento di una successiva verifica sono requisiti necessari per l'accesso all'esame di laurea.