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Filologia Moderna

Il corso di Laurea magistrale in Filologia moderna offre una solida preparazione filologica, linguistica e storico-critica, anche con aperture alle intersezioni tra l’oggetto letterario e i linguaggi visuali e mediali. 

Ne escono figure intellettuali qualificate, fornite di sicure competenze culturali, oltre che di un’attitudine critica e metodi di lavoro che possono essere impiegati in campi professionali anche non strettamente umanistici.

Ai laureati in Filologia moderna si prospettano diversi sbocchi possibili: l’eventuale prosecuzione negli studi (scuole di dottorato, master, corsi di perfezionamento), l’accesso all’insegnamento in Italia e all’estero attraverso i canali normativi vigenti, o ai percorsi post-laurea che avviano alla professione del giornalismo; i campi più vari ed estesi dell’informazione e comunicazione culturale (centri culturali, centri di ricerca, centri studi, biblioteche, archivi, musei).

Il corso in sintesi

Durata
2 anni
Crediti
120
Coordinatore del corso
Mauro Bignamini
Area tematica
Lettere, Filosofia, Lingue
Accesso
Libero
Lingua
Italiano
Classe di Laurea
LM-14 - Classe delle lauree magistrali in Filologia moderna
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI
Sede
PAVIA - Università degli Studi
Anno di corso: 1
Obbligatori Scegli due insegnamenti Scegli un insegnamento
Anno di corso: 2
Obbligatori Scegli un insegnamento 12 CFU a libera scelta. E' possibile scegliere tra tutti gli insegnamenti offerti dall'Ateneo. (12 CFU)

Descrizione obiettivi formativi specifici

Il corso di laurea magistrale in Filologia moderna intende formare laureati dotati di rigorosa preparazione disciplinare grazie a solide conoscenze storico-critiche, a ottime strumentazioni metodologiche, e avanzate competenze filologiche e linguistiche. Il raggiungimento complessivo di competenze e metodologie filologiche e tecniche sviluppa negli allievi consapevolezza culturale e capacità di interpretazione critica dei testi delle diverse aree disciplinari all'interno dei contesti storico-culturali di appartenenza, raffinando oltre alle capacità espressive e comunicative, i linguaggi disciplinari adeguati. Il laureato acquisisce un bagaglio coerente e vario di conoscenze, dalla filologia romanza alle discipline linguistiche e letterarie moderne e contemporanee, e di tecniche metodologiche, attraverso un'ampia serie di insegnamenti specialistici afferenti a s.s.d. qualificanti per la LM in Filologia Moderna: L-FIL-LET/09, L-FIL-LET/10, L-FIL-LET/11, L-FIL-LET/12, L-FIL-LET/13. Forte e coesa la base disciplinare che, dopo il triennio formativo, attraversa il campo degli studi umanistici letterari dalle origini romanze al rinascimento alla modernità e contemporaneità. In particolare si propongono percorsi specifici e approfonditi che, attraverso le TAF affini e integrative e il ventaglio degli insegnamenti opzionali, intendono rafforzare, rispondendo in questo modo alle richieste e agli interessi differenziati degli studenti:1) il versante italiano e romanzo delle origini (SSD implicati: L-FIL-LET/09, L-FIL-LET/10, L-FIL-LET/12, L-FIL-LET/13); 2) le intersezioni, interferenze e trasformazioni del codice letterario a contatto con altri linguaggi, con particolare attenzione al discorso filosofico, attraverso il dialogo tra letteratura italiana e culture filosofiche moderne e contemporanee, agli intrecci tra letteratura e visualstudies, alla parola 'agita' sullo schermo e sulla scena, alle pratiche di lettura e scrittura nei nuovi 'contenitori' mediali (SSD implicati: M-STO/08, SPS/08, L-FIL-LET/10, L-FIL-LET/11, L-FIL-LET/12). Anche le altre aree cronologiche e culturali della lingua e della letteratura italiana, esplorate con gli strumenti della filologia, della linguistica e della stilistica risultano, come già nel corso di studi precedente, ben presidiate (SSD più implicati: L-FIL-LET/10, L-FIL-LET/12, L-FIL-LET/13). Attraverso i 12 cfu a libera scelta previsti nel piano, lo studente potrà inoltre inserire ulteriori integrazioni disciplinari coerenti con il suo percorso e con l'argomento della prova finale, attingendo all'offerta di altri corsi di studi magistrali del Dipartimento e dell'Ateneo. Nelle modalità didattiche l'offerta del corso prevede un'ampia serie di insegnamenti progrediti nei settori caratterizzanti, gestiti sia con lezioni frontali sia con il ricorso frequente ad attività seminariali e laboratoriali, in stretta interazione e discussione con i docenti. Tali modalità, affiancate da appositi tirocini e stages orientanti e formativi e di attività tutoriali, sono tese a favorire negli allievi capacità critiche e dialogiche e di riflessione personale. Di particolare rilievo le possibilità offerte dai tirocini formativi, che consentono allo studente di mettere a profitto e arricchire il proprio bagaglio di conoscenze a contatto con alcune prestigiose istituzioni culturali del territorio: in particolare le milanesi Fondazione Mondadori, Fondazione Feltrinelli e Fondazione Corriere della Sera o, a Pavia, il Centro Manoscritti di Autori Moderni e Contemporanei dell'Università e l'Archivio di Stato. La prova finale, per impegno, rigore e applicazione continuativa, costituisce il traguardo formativo destinato a integrare e sviluppare al massimo - sotto la guida di relatore e correlatore - le capacità di apprendimento, anche metodologico, e di elaborazione personale. Il corso rafforza l'uso corretto e fluente, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano, con riferimento anche ai singoli linguaggi disciplinari.

Sbocchi professionali

Figure intellettuali qualificate da impiegare nel mondo della scuola, della ricerca e dell' industria culturale Seguendo percorsi specifici previsti dalla normativa vigente, i laureati potranno accedere all'insegnamento di discipline umanistiche. Possibili altri sbocchi professionali per un laureato magistrale in Filologia moderna: - prosecuzione negli studi di terzo livello e nell'eventuale formazione alla ricerca; - attività professionali negli ambiti dell'industria editoriale, del settore terziario, dell'informazione e della comunicazione culturale, delle pubbliche relazioni, delle imprese e istituzioni pubbliche e private (con particolare riguardo a centri culturali, centri di ricerca, centri studi, fondazioni, biblioteche, archivi, sovrintendenze, musei).

Conoscenze richieste per l'accesso

Per essere ammesso al corso di laurea magistrale lo studente deve essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale (compresa quella conseguitasecondo l'ordinamento previgente al D.M. 509/1999 e successive modificazioni e integrazioni) o di un altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo dagli organi competenti dell'Università. Si richiede inoltre il possesso di un'adeguata cultura storico-letteraria di base e del requisito curricolare consistente nel titolo di laurea di primo livello in una delle seguenti classi: ai sensi del D.M. 270/2004: L-1 Beni culturali L-5 Filosofia L-6 Geografia L-10 Lettere L-11 Lingue e culture moderne L-42 Storia ai sensi del D.M. 509/1999: 5 Lettere 11 Lingue e culture moderne 13 Scienze dei beni culturali 29 Filosofia 30 Scienze geografiche 38 Scienze storiche o nel titolo di laurea del vecchio ordinamento (previgente al D.M. 509/99) in: Conservazione dei beni culturali, Lettere, Filosofia, Geografia, Lingue e letterature straniere, Lingua e cultura italiana, Storia, Storia e conservazione dei beni culturali. Per una valutazione (non selettiva, ma orientativa) della preparazione personale è previsto un colloquio di ammissione al fine di accertare eventuali debiti formativi da colmare prima dell’iscrizione. Il Regolamento didattico del corso magistrale definisce in modo più dettagliato le procedure per verificare l'adeguatezza della preparazione iniziale dello studente.