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Conservazione e restauro dei beni culturali

Il corso, della durata di cinque anni, ha lo scopo di formare il retauratore di strumenti musicali e di strumenti scientifici, secondo quanto previsto dal Ministero della Cultura. Quella del restauratore è una figura complessa, che deve avere competenze scientifiche, umanistiche e tecniche. Non esegue semplicemente delle operazioni, come un tecnico, ma progetta ed esegue un intervento in ogni sua parte, avvalendosi del supporto di altri professionisti, come chimici, fisici, organologi, storici della scienza, curatori ed esperti di museologia. Con tutti deve saper dialogare per operare poi in maniera autonoma e resposabile.

Il corso in sintesi

Durata
5 anni
Crediti
300
Coordinatore del corso
Massimiliano Guido
Area tematica
Musicologia e beni culturali
Accesso
Programmato
Lingua
Italiano
Classe di Laurea
LMR/02 - Conservazione e restauro dei beni culturali
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI MUSICOLOGIA E BENI CULTURALI
Sede
CREMONA - Sede distaccata Università degli Studi di PAVIA
Anno di corso: 1
Obbligatori
  • INGLESE 3 crediti - 30 ore Secondo Semestre
Anno di corso: 3
Obbligatori Scegli un insegnamento
Anno di corso: 4
Obbligatori Scegli un insegnamento Scegli un insegnamento
Anno di corso: 5
Obbligatori Scegli un insegnamento Scegli un insegnamento 12 CFU a libera scelta. È possibile scegliere tra tutti gli insegnamenti offerti dall'Ateneo (1 CFU)

Descrizione obiettivi formativi specifici

Il corso di laurea magistrale a ciclo unico abilitante mira a una formazione ampia e strutturata della figura del restauratore, coniugando solide competenze culturali in ambito umanistico e scientifico con lo sviluppo dell'abilità manuale e con la consapevolezza dei problemi di ordine etico e deontologico che investono l'ambito della conservazione e restauro dei beni culturali. Il profilo dei laureati magistrali corrisponde alla qualifica professionale di Restauratore di Beni culturali secondo l'art. 29, co. 6,7,8,9 D.Lgs. 42/04 e successive modificazioni. Coerentemente con tale definizione e con il profilo disegnato dal D.M. 26.05.2009 n. 86 art. 1 co. 1, i laureati magistrali saranno in grado di definire lo stato di conservazione dei beni culturali e intraprendere azioni dirette e indirette per salvaguardarne il valore culturale, limitandone i processi di degrado materiale e assicurandone la conservazione. Sapranno inoltre contestualizzare le opere comprendendone il valore artistico e culturale. Saranno in grado di operare in piena autonomia rispetto alle esigenze sopra enunciate. I laureati magistrali possiedono abilità manuali specifiche e maturano elevate competenze scientifiche, tecniche e umanistiche; conoscono le metodologie e le tecniche di diagnostica, conservazione e restauro; possiedono la conoscenza di base della normativa che riguarda i beni culturali. Nella progettazione del corso, sulla base delle esigenze e della vocazione specifica del territorio, universalmente riconosciuto per la straordinaria tradizione liutaria (riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio immateriale dell'umanità) e organaria, e in base alla presenza di prestigiose collezioni di strumenti scientifici sia a Cremona sia presso l'università di Pavia, si è deciso di attivare il PFP 6 Strumenti musicali, strumentazioni e strumenti scientifici e tecnici. Nel piano di studio le materie di base sono equamente suddivise tra discipline per la formazione scientifica (Chimica generale e inorganica; Chimica organica; Fisica sperimentale; Fisica applicata ai beni culturali e ambientali; Sistemi di elaborazione delle informazioni; Disegno e fondamenti della modellazione informatica) e le discipline per la formazione storica e storico-artistica (Museologia e critica artistica e del restauro; Archivistica, bibliografia e Biblioteconomia, Storia dell'arte medievale, storia dell'arte moderna). Le materie caratterizzanti e affini mantengono lo stesso equilibrio, prevedendo approfondimenti specifici per quanto riguarda la storia e metodologia del restauro, la botanica, la fisica, la geologia e la chimica applicate, la tecnologia dei materiali, la storia della musica, degli strumenti musicali e delle loro tecniche costruttive, la paleografia e la storia delle scienze e delle tecniche, l'Ingegneria acustica, la legislazione sui beni culturali, la gestione economica di un laboratorio di restauro così come detta la legge istitutiva della classe di laurea LMR/02.

Sbocchi professionali

Restauratore di beni culturali I laureati in Conservazione e restauro dei beni culturali possono trovare impieghi aderenti alle proprie competenze nei Laboratori ed imprese di restauro; collaborare con istituzioni del Ministero dei Beni e delle Attività culturali preposti alla tutela dei Beni Culturali (soprintendenze, musei, archivi, biblioteche, ecc.): con aziende e organizzazioni professionali del settore; con Istituzioni e Enti di ricerca pubblici e privati operanti nel settore della conservazione, restauro e valorizzazione dei beni culturali. In particolare i laureati che avranno seguito il PFP6 potranno trovare impiego come conservatori e restauratori di strumenti musicali, strumentazioni e strumenti scientifici e tecnici presso i musei e le istituzioni competenti in Italia e all'estero.

Conoscenze richieste per l'accesso

Per essere ammesso al corso di laurea lo studente deve essere in possesso del diploma di scuola secondaria superiore richiesto dalla normativa in vigore, o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo dagli organi competenti dell'Università. Per l'ammissione al PFP6 si richiede inoltre una adeguata preparazione iniziale in ambito umanistico e scientifico, nonché una conoscenza musicale di base. È inoltre indispensabile il possesso di una adeguata abilità manuale nella lavorazione dei materiali specificamente riconducibili all'ambito degli strumenti musicali. Le modalità di verifica dell'adeguatezza della preparazione iniziale e del recupero di eventuali lacune e deficit formativi dello studente (da colmare in ogni caso entro il primo anno di studi) sono disciplinate dal Regolamento didattico del corso di laurea

Come iscriversi - A.A. 2024-2025

L’accesso al Corso di laurea a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali (Classe LMR/02) - abilitante ai sensi del D.Lgs n. 42/2004 - è limitato da un numero chiuso programmato a livello locale. L'ammissione avviene tramite graduatoria previo superamento della prova di ammissionei. Le informazioni sull’accesso al corso di studio, termini e modalità sono indicate nel bando di concorso.