Gender equality plan
Con l’adozione del Piano di Uguaglianza di Genere (Gender Equality Plan – GEP) da parte del Senato Accademico, l’Università degli Studi di Pavia si è posta l’obiettivo strategico di rafforzare la parità di genere attraverso un insieme di azioni concrete e coerenti.
In particolare, sono stati identificati 6 come aree di azione primaria secondo cui declinare le azioni del GEP. In aggiunta ai cinque ambiti di azione identificati nei Work Programme Horizon Europe 2021-2022, il GEP di Ateneo si è prefisso l’obiettivo ulteriore di mettere in campo attività mirate di disseminazione, sensibilizzazione e public engagement. Il GEP sarà, quindi, dotato di 6 obiettivi strategici:
1) work-life balance and organisational culture;
2) gender balance in leadership and decision-making;
3) gender equality in recruitment and career progression;
4) integration of the gender dimension into research and teaching content;
5) measures against gender-based violence, including sexual harassment
6) dissemination, awarness-raising and public engagement
Ogni obiettivo strategico è stato a sua volta declinato in una serie di obiettivi specifici, che costituiranno la base delle azioni relative all’implementazione concreta del piano nelle varie dimensioni in cui opera l’Ateneo. Per ogni azione sono stati inoltre definiti i livelli di responsabilità e degli indicatori di risultato che, al momento del monitoraggio (in itinere e finale), potranno costituire la base delle conseguenti azioni di consolidamento e revisione.
Affinché l’impegno alla parità di genere sia sostanzialmente implementato, l’Ateneo è cosciente che la definizione di obiettivi strategici deve necessariamente essere affiancata dalla consapevolezza della natura dinamica della parità di genere e delle mutevoli situazioni a livello organizzativo e di priorità dell’istituzione. Più di tutto, in questo continuo processo di ri-negoziazione, l’obiettivo dovrà essere quello di arrivare a una cultura organizzativa che sia sensibile al tema della parità di genere e che non si risolva in una serie di norme e misure “calate dall’alto” ma che evolva verso un ambiente in cui uomini e donne abbiano accesso alle stesse opportunità pur conservando le loro peculiarità.